Un giorno, penso come sia capitato a tutti, mi venne chiesto se credevo nelle coincidenze. E poi, la domanda seguente, penso sempre come capiti a molti, è “e nei numeri?”. Come se una cosa con l’altra, fosse strettamente collegata..
Mi chiesero anche se credevo nei desideri. Se chiudevo gli occhi quando li esprimevo, magari al passaggio di una stella cadente (che poi spesso in quel caso ti ritrovi anche a sentire “che desiderio hai espresso??”-“si che te lo vengo a dire” rispondevo sempre..)
Ma stavolta lo dico. Anche se la stella non l’ho vista.
È mattina. Dopo 2giorni di incessante pioggia c’è il sole, mi risveglio accanto al principino che ieri non era con me perché stava male ma era con me comunque, perché anche se lui stava peggio di me, mi è stato accanto perché io entravo in quel tubo maledetto dove c’è posto solo per uno.. ma lui è riuscito a farmi sentire che era matrimoniale quel letto di acciaio e plastica. Di fuori stavolta, oltre alla sempre presente roccia della mia vita, dal nome Madre di nome, di fatto e con la M maiuscola, c’era anche quel fratello che sempre è mancato, in tutti i sensi ma sopratutto perché era dall’altra parte del mondo..
Arrivo, il caldo è sempre lo stesso caldo opprimente, la puzza è sempre quella puzza misto morto/disinfettante, le facce sempre quelle che si siedono tristi/preoccupate in attesa dell’inesorabile esame alienante.
All’accettazione, come di consueto, ti viene appioppato un codice.
Io che amo i tatuaggi, dopo 11anni potrei essere un tabellone umano di numeri e lettere, se fossi così matta da volermeli tatuare.. e stavolta, sto pensando seriamente di farlo.
Il codice è lo stesso dell’ultima volta qui. Quell’ultima volta che mi ha cambiato la vita, oggi mi accompagna e mi ricorda che forse è presente anche lei dentro quel tubo con me.
ZF302
Mi spoglio, mi levo orecchini e parte metalliche, dichiaro che posso fare l’esame scongiurando mille cose barrando le apposite opzioni su quel foglio che ormai è diventato il mio “copia e incolla” personale, comincio a respirare lento, a sentire il cuore, a parlarci dicendogli di battere piano..
Entro. E stavolta c’è la sorpresa di una ragazza che conosco da anni che mi attacca alla flebo col sorriso. Mi immobilizzano lei e un altra anima buona con occhi rassicuranti, su quel letto scomodo, asettico, che diventerà a breve il letto più rumoroso mai vissuto. ( neanche nelle notti più focose potrei mai eguagliarlo..)
L’anima buona mi chiude il casco dicendomi che così, che si vedono solo gli occhi verdi, potrei essere uno di quei supereroi fortissimi a cui basta uno sguardo per vincere.. carino lui! Mi ha fatto sorridere in un momento in cui puntualmente mi viene da piangere dall’ansia..
Cominciamo.
“Restare immobili durante lo spostamento del letto” “Continuare a rimanere immobili durante tutto l’esame”
E via di immobilità. Respiro. Chiudo gli occhi prima che il letto scivoli fino in fondo. Comincio a contare le pecore….
Il rumore non parte. Senti riaprirsi la porta. Il letto scivola fuori. Apro gli occhi ed è lui, l’anima buona, che mi chiede
“Ma la vuoi la musica?”
Ecco. Questo è il momento in cui il cuore quasi mi esce dal petto. Altro che risonanza!
E a te e a te, te e te che mi avete chiesto se credevo nelle COINCIDENZE, nei NUMERI e nei DESIDERI ora rispondo SI. SI, CAZZO!
Mi veniva da piangere. Ma dovevo restare calma perché comunque l’esame sarebbe stato lungo e comunque, diciamocelo, è davvero una gran rottura di coglioni la risonanza magnetica. Ma a me il regalo della musica nelle cuffie durante tutto l’esame, con la possibilità di scegliere l’artista che volevo in cuffia, mi ha commosso come poche cose riescono a fare.
Dai che forse nel 3018 riusciranno anche a togliere i rumori e a mettere dei cuscini.. CREDIAMOCI!